Connessione tra vaccinazioni HPV e tumori correlati all’HPV negli under 40

Il papilloma virus umano (HPV) costituisce una famiglia di virus composta da molteplici genotipi virali. La maggior parte è causa di lesioni benigne (verruche a livello cutaneo e condilomi o papillomi che interessano le mucose genitali e orali). Buona parte delle infezioni genitali da HPV regredisce spontaneamente. La restante quota invece, se non trattata, può evolvere lentamente verso una forma tumorale. L’HPV infatti è causalmente associato al 5% dei tumori, compresi i tumori della cervice, del pene, della vulva, della vagina, dell’ano e dell’orofaringe1.

Uno studio statunitense ha dimostrato che pazienti di età inferiore ai 40 anni vaccinati contro l’HPV potrebbero avere tassi più bassi di cancro tipicamente causati dall’HPV, inclusi il cancro orofaringeo e il cancro cervicale.

I risultati presentati da DeKloe et al. hanno rilevato tassi inferiori statisticamente significativi di tutti i tumori correlati all’HPV (odds ratio [OR], 0,73; IC al 95%, 0,57-0,94; P < 0,05) e cancro cervicale (OR, 0,46; IC al 95%, 0,29-0,72; P < 0,05) in pazienti vaccinate rispetto alle pazienti non vaccinate contro il Papilloma virus.

Nei pazienti di sesso maschile, invece, sono stati osservati tassi inferiori statisticamente significativi di tutti i tumori correlati all’HPV (OR, 0,46; IC al 95%, 0,29-0,72; P < 0,001) e dei tumori della testa e del collo (OR, 0,44; IC al 95%, 0,26-0,73; P < .001) per i pazienti vaccinati rispetto ai pazienti non vaccinati.

I dati non risultavano sufficienti per l’analisi dei i tassi di cancro del pene e dell’ano, mentre le differenze nei tassi di cancro vulvare/vaginale (OR, 1,7; IC al 95%, 0,81-3,4) e di tumori della testa e del collo (OR, 0,67; IC al 95%, 0,42-1,08) non hanno raggiunto la significatività statistica. Anche nella popolazione femminile i dati relativi al cancro anale non erano sufficienti per l’analisi2.


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