Approvazione accelerata della FDA alla combinazione di zanubrutinib e obinutuzumab per il trattamento del linfoma follicolare recidivato o refrattario

Viste le possibilità di recidiva, il trattamento dei linfomi follicolari è una sfida clinica in tutti gli stadi; ampliare le opzioni di trattamento in terza linea è fondamentale per aumentare la probabilità di ottenere benefici clinici significativi per i pazienti.

La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato l’utilizzo di zanubrutinib in combinazione con obinutuzumab per il trattamento di pazienti adulti con linfoma follicolare (FL) recidivato o refrattario (R/R) dopo almeno due precedenti terapie sistemiche. Questa nuova opportunità di cura scaturisce dai risultati positivi dello studio di fase 2 ROSEWOOD che ha incluso 217 pazienti con FL R/R. Ad un follow-up mediano di 20,2 mesi, il braccio in trattamento con zanubrutinib in combinazione con obinutuzumab ha visto un’efficacia superiore rispetto al braccio in trattamento con il solo obinutuzumab. Lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario: il tasso di risposta globale (ORR) riscontrato è pari al 69% della combinazione rispetto al 46% della monoterapia (p=0,001), mentre il tasso di risposta completa (CR) è stato del 39% rispetto al 19% (p=0,0083). Il trattamento ha anche mostrato risposte durature, con una durata di riferimento della risposta (DOR) a 18 mesi del 69% vs 42% (endpoint secondario). La PFS mediana è stata di 28,0 mesi (ZO) rispetto a 10,4 mesi (O; rapporto di rischio, 0,50 [IC al 95%, da 0,33 a 0,75]; P < 0,001). Gli eventi avversi più comuni nei pazienti in trattamento con la combinazione sono stati trombocitopenia, neutropenia, diarrea e affaticamento; l’incidenza di fibrillazione atriale e di emorragia maggiore è stata rispettivamente del 3% e dell’1%, per cui si può concludere che il profilo di sicurezza sia gestibile con un rischio-beneficio favorevole rispetto alla monoterapia per i pazienti con FL R/R.


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