Un gruppo di ricercatori del Memorial Sloan Kettering (NY, USA) ha dimostrato la formidabile sensibilità e specificità della tecnologia E-nose nella rilevazione del cancro polmonare in fase iniziale. Questa tecnologia si è rivelata un’ottima alternativa alle biopsie invasive e all’imaging di cui non tutti i centri possono usufruire, con tutto quello che di positivo deriva dalla diagnosi precoce (ottimizzazione della terapia, miglioramento della qualità di vita e delle probabilità di sopravvivenza).
In questo studio clinico di fase IIc, i ricercatori hanno valutato l’accuratezza del dispositivo E-nose nel rilevare combinazioni di sostanze chimiche emesse dalle cellule cancerose denominate composti organici volatili (COV) in una coorte di 100 pazienti con diagnosi di un singolo nodulo solido in stadio I. I pazienti sono stati stratificati in tre gruppi di rischio (basso rischio, [<0,2]; rischio moderato, [≥0,2-0,7]; alto rischio, [≥0,7]). L’endpoint primario era la performance diagnostica della tecnologia E-nose rispetto all’istopatologia (accuratezza e punteggio F1). L’endpoint secondario era la performance clinica rispetto ai modelli di previsione clinicoradiologica.
Il test E-nose prevede due fasi: in primo luogo il paziente respira in un dispositivo di raccolta per alcuni minuti. Se i COV sono presenti nel respiro del paziente, un sensore delle dimensioni di una USB trasforma questi segnali elettronici in una “impronta respiratoria”, che viene poi analizzata da una macchina separata in grado di rilevare la presenza di cancro in poche ore.
I risultati presentati da E-nose concordavano con quelli istopatologici nell’86% dei casi, raggiungendo un punteggio F1 del 92,5%, basato su 86 veri positivi, due falsi negativi e 12 falsi positivi.
È stato osservato che E-nose indirizza un minor numero di pazienti con noduli maligni all’osservazione rispetto ai modelli di Swensen e Brock e un maggior numero di pazienti con noduli maligni al trattamento senza avere una biopsia. Nel complesso, i risultati indicano che la tecnologia E-nose potrebbe essere un’utile aggiunta all’imaging o come parte di una piattaforma multiomica.
Gli autori osservano inoltre che la tecnologia potrebbe rivelarsi preziosa in aree remote dove le opzioni tradizionali di screening del cancro del polmone sono limitate.
Riferimenti bibliografici
1. Rocco G, Pennazza G, Tan KS, et al. A real-world assessment of stage I lung cancer through electronic nose technology. J. Thorac. Oncol. S1556-0864(24)00211-9 (2024).